Diana Del Bufalo - Teatro Verdi - Montecatini Terme (PT) - QualcosaDaFare.it
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Tra sogni e desideri

Dopo il debutto a Napoli e le date sold out a Milano, Bari, Roma e Padova, torna in tour Tra sogni e desideri, uno show sensazionale che porta in scena la magia della musica dal vivo.
Le più belle colonne sonore della Disney interpretate da Diana Del Bufalo, la voce nar-rante di Francesco Pannofino, l'orchestra Filarmonica di Benevento, vocal ensemble di dieci elementi degli ANIMEniacs Corp e la partecipazione di talentuosi performer, anime-ranno e comporranno il palco del grande show de Tra sogni e desideri.
Un viaggio straordinario, lungo oltre cento anni, adatto a tutta la famiglia per ripercorrere le fiabe che hanno segnato la nostra vita. Due ore in cui si attraverseranno le più belle me-lodie di sempre, quelle che hanno fatto sognare intere generazioni.
Un percorso di fiabe e leggende per rivivere quelle storie che hanno popolato e animato da sempre il nostro immaginario. Nuovi ed imperdibili appuntamenti in tour nei teatri ita-liani, abbracceranno il pubblico in un'esplosione di colori ed emozioni dal vivo, grazie agli artisti e le loro voci potenti.

Tra sogni e desideri è prodotto da A1 Pictures in collaborazione con BCT Produzione. Direttore Artistico e Regia, Antonio Frascadore. Vocal ensemble, ANIMEniacs Corp. Orche-stra, Filarmonica di Benevento.

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DOVE

43.884815°, 10.772864°

Indicazioni stradali

QUANDO

Mercoledì 17/12/2025


ore 21.00

COSTI

Poltronissima VIP € 69,00
Poltronissima € 69,00
Poltrona € 57,50
Poltroncina € 46,00
Tribuna VIP € 69,00

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Ha ospitato famosi artisti internazionali, importanti spettacoli televisivi e le maggiori manifestazioni della città si sono avvicendate sul suo palco.
Venne inaugurato nel 1930 con il nome Teatro Giardino Le Terme con Aida di Giuseppe Verdi e rinnovato nel 1981, acquisendo ulteriore valore per il nuovo progetto di ristrutturazione, che vedrà lo spostamento dell'ingresso nell'edificio attiguo, storica sede della Vendita di Sali Tamerici.

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DOVE

43.884815°, 10.772864°

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QUANDO

Disponibile solo su prenotazione

COSTI

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Nuovo Tour teatrale! Dopo 'Non hanno un amico', Luca Bizzarri torna a teatro con un nuovo, atteso appuntamento ispirato al podcast ed al suo libro di grande successo. Un progetto nato per raccontare una campagna elettorale che è diventato rapidamente seguitissimo fenomeno di costume ed è passato dalla pagina scritta, al mondo virtuale, all'incontro con il pubblico - dal vivo - nella sua dimensione forse più naturalmente forte, urgente ed iconoclasta.

La Storia sta subendo un'accelerazione vertiginosa e così anche lo spettacolo teatrale, e lo sguardo di Bizzarri, con le sue folgoranti intuizioni satiriche, si aggiorna, cresce e si adatta. Uno specchio dei tempi spesso impietoso e mai banale, condotto con l'irriverente intelligenza di un grande interprete.

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DOVE

43.884815°, 10.772864°

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QUANDO

Venerdì 12/12/2025


ore 21.00

COSTI

Poltronissima VIP € 33,00
Poltronissima € 33,00
Poltrona € 29,00
Poltroncina € 24,00

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La Zanzara Tour

Dopo anni di irriverenza radiofonica, La Zanzara di Giuseppe Cruciani e David Parenzo sbarca nei teatri con uno show senza filtri, prodotto da Paolo Ruffini per VERA Produzione. Un mix esplosivo tra talk show e happening live, dove politica, costume e provocazione si fondono in un'esperienza caustica e imprevedibile. Ospiti a rotazione e un pubblico protagonista rendono ogni serata unica. Per chi ama la libertà di parola… senza censure.

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DOVE

43.884815°, 10.772864°

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QUANDO

Sabato 13/12/2025


Ore 21.00

COSTI

Poltronissima VIP € 50,00
Poltronissima € 45,00
Poltrona € 34,50
Poltroncina € 29,90

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Vado a vivere con me

I suoi video contano milioni di views, i suoi spettacoli sono riti collettivi per l'adorante fanbase. Jonathan Canini incarna la comicità toscana versione terzo millennio: vulcanica e irriverente. Archiviati il trionfale tour estivo e le brevi vacanze, per l'artista pisano è tempo di tornare a calcare le scene.

In caldo c'è il nuovo spettacolo 'Vado a vivere con me' e una lunga serie di date, stavolta in versione indoor. Debutto fiorentino venerdì 10 e sabato 11 novembre al Teatro Puccini.

Cucinare, impostare la lavatrice, fare la raccolta differenziata, stirare e accendere il riscaldamento. Scene di vita quotidiana che possono diventare incubi se… è la prima volta.

Con 'Vado a vivere con me' Jonathan Canini trasforma l'esperienza in un esilarante show, scritto insieme a un altro asso della comicità, Walter Santillo (che cura anche la regia).

A dare spunto sono fatti realmente accaduti e straordinarie disavventure. Il tutto con la presenza dei personaggi che lo hanno reso celebre e che accompagnano Jonathan ormai ovunque: Pamela di San Miniato, il Bullo, il Fattone… Per dirne tre. A teatro con la stessa verve che l'ha imposto sul web.

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DOVE

43.884815°, 10.772864°

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QUANDO

Domenica 14/12/2025


ore 16.30

COSTI

Poltronissima VIP € 30,00
Poltronissima € 30,00
Poltrona € 25,00
Poltroncina € 20,00
Tribuna VIP € 30,00

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Un'esperienza che va oltre la danza: più di 100 interpreti sul palco, tra luci, scenografie ed emozioni che si fondono in un racconto unico e sorprendente.

Ideato e diretto da Federica Pacini e Giulia Cerri

Presentato da Mario Diolaiuti

Un appuntamento imperdibile

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DOVE

43.884815°, 10.772864°

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QUANDO

Giovedì 18/12/2025


ore 21.00

COSTI

Poltronissima VIP € 22,00
Poltronissima € 20,00

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Il reato di pensare

Il reato di pensare è un impercettibile filo spinato che inibisce la mente di chi ancora vorrebbe immaginare senza paura di pensare a ciò che sta pensando.

Da che mondo è mondo despoti, potenti, dittatori, ma anche semplici cittadini -basterebbe pensare alle relazioni sentimentali e familiari- hanno temuto il pensiero libero. La storia insegna che i conflitti sono nati per sradicare, impedire, punire chiunque abbia cercato di esprimere le proprie opinioni. Il linguaggio - ogni forma espressiva - è lo strumento più facile da controllare; non il pensiero che rimane spesso celato, alimentando sospetti, paranoie, dubbi su fedeltà e obbedienza, disponibilità alla sudditanza, propensione al tradimento. Per questo l'immaginazione è sempre più ricca delle parole, quindi insidiosa e potenzialmente pericolosa.

Eppure, dopo secoli di civilizzazione una parte consistente dell'umanità aveva lambito una certa idea di libertà. Molti sono convinti che il prossimo futuro consentirà nuove frontiere, avanzamenti, conquiste civili. Nonostante nuove guerre e massacri molti continuano a essere convinti che lo spazio per le libertà continuerà ad ampliarsi.

Questo spettacolo nasce invece da sensazione diversa: stiamo lambendo un imprevisto quasi paradossale, un limite che silenziosamente sta facendo regredire la civiltà invece di garantirne un progresso. Una muraglia invisibile per secoli ha sfidato l'umanità più coraggiosa, ora sembra illuderla.

Qualcosa è andato storto, ormai evidente anche a chi non vuole ammetterlo e preoccuparsene: viviamo una contraddizione lacerante. Vedo attorno a me gente confusa che in parte cerca nuove parole, mentre altri percepiscono una visione assottigliata dalle proprie, smisurate necessità individuali. Come se, abbattendo nuovi muri e pronunciando parole che solo qualche decennio fa sarebbero sembrate blasfeme, improvvisamente fossimo dominati dall'eco silenzioso di nuove paure generate dall'angoscia che quelle stesse nuove forme di libertà siano improvvisamente diventate abbagli, azzardi, pericoli, insuete forme di ansia e di inquietudine.

Sta avanzando l'idea che le libertà debbano essere frammentate, limitate entro nuovi vocabolari, schemi.

Addomesticare le parole, quindi il pensiero che le genera, porta alla normalizzazione che fa parte di una regola del nuovo marketing ideologico. Temo che possa accadere qualcosa di più: che si faccia avanti l'esigenza un nuovo 'codice' che disciplina il pensiero. Non saranno più la morale, l'etica o i sensi di colpa, ma un ritorno indietro all'idea che le parole, ma soprattutto l'ispirazione che le genera, debbano essere auto-inibite. Una forma di censura autoindotta che permetta un asservimento di massa.

Per ottenere questo occorre un metodo efficace, una regola regina per evitare che il fiume libertario straripi e riporti la mostra comunità a una massa di individui controllabili non per le loro scelte, ma per ciò che le genera, il pensiero.

Il reato di pensare inciderà sulla reciprocità, così svanisce la contaminazione culturale, emotiva, relazionale. Si arriva a essere atterriti delle proprie idee, dall'idea e dalla necessità di esporle.

Alla radice di ogni forma di libertà c'è il pensiero, l'esercizio del libero arbitrio. Se per la prima volta nella storia dell'umanità si decidesse, senza nemmeno imbarazzarcene, che per seguire le regole del mercato e della politica si deve proibirlo, inibirlo, scioglierlo fino a frammentarlo a schegge insignificanti, che ne sarà della nostra immaginazione, del nostro genio che nasce dalla disubbidienza all'omologazione?

Limitando la formazione del pensiero si potrà controllare il futuro. E' una fantasia che non hanno solo molte aziende, ma anche politici, capi spirituali, intellettuali. Sono le persone che vorrebbero un'umanità attanagliata dalla paura dell'idea stessa di riflettere? Al posto di un futuro fantastico e gioioso, c'è chi vorrebbe indurre ognuno a imprigionare la propria mente,
diventando replicanti, inibiti nella critica e del dubbio.

Il reato di pensare non ha bisogno di nuove leggi, anche perché a ben guardare esiste già senza che ce ne siamo accorti. Quante forme di 'politicamente corretto' stanno distorcendo la formazione dell'ideazione, quanti veti ideologici e contro- ideologici stanno costruendo nuove gabbie invisibili ma paralizzanti, quante censure e autocensure ci stiamo imponendo pensando che siano nuove forme di libertà?

Già oggi è diventato difficile scrivere, parlare, esprimere un giudizio liberamente dovendo tener conto di una censura che, già alle radici (o meglio nel software della nostra tecnologicadigitale) sta tarlando il grande albero della libertà individuale.

Se l'espressione libera del pensiero diventa un ostacolo a un futuro basato su nuovi dogmi, steccati ideologici, algoritmi inventati per controllare ogni sillaba, che fine faranno l'innovazione, il prodigio, la creatività che non si bada sulla replica?

Chi scoprirà le Nuove Indie? Chi troverà il coraggio di cercare l'originalità della nostra mente?

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DOVE

43.884815°, 10.772864°

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QUANDO

Venerdì 19/12/2025


Ore 21:00

COSTI

Poltronissima VIP € 52,90
Poltronissima € 52,90
Poltrona € 46,00
Poltroncina € 39,10

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Din Don Down

Dopo lo straordinario successo di UP&Down, in scena per oltre cinque anni nei teatri di tutta Italia, con più di 180 repliche e 120mila biglietti venduti, tornano sul palcoscenico Paolo Ruffini e gli attori della Compagnia Mayor Von Frinzius, con il nuovo e imperdibile spettacolo DIN DON DOWN.

Un concentrato di spregiudicata ironia e brillante improvvisazione, in questa nuova edizione che punta a superare il trionfo della precedente. Mentre con UP&Down si compiva un'indagine sull'amore, con Din Don Down si vogliono sfidare i confini del politicamente corretto e approcciarsi ad un nuovo grande concetto: quello d Dio, a prescindere dalle forme o le sembianze in cui ciascuno possa riconoscerlo.

La ricetta è sempre la stessa: un happening comico, senza regole, che sovverte il senso più profondo di ciò che ci ostiniamo a definire 'normale', che sorprende e incanta, tra comicità, disobbedienza e tenerezza. In scena il carismatico Paolo Ruffini che resiste alle incursioni sfrenate degli attori con disabilità della Compagnia Mayor Von Frinzius, accompagnati dalle note di Claudia Campolongo al pianoforte.

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DOVE

43.884815°, 10.772864°

Indicazioni stradali

QUANDO

Sabato 20/12/2025
Dal 29/12/2025 al 01/01/2026


20 dicembre ore 16.30 e ore 21.00
29 dicembre ore 21.00
30 dicembre ore 21.00
31 dicembre ore 22.00
1 gennaio ore 16.00

COSTI

Poltronissima VIP € 46,00
Poltronissima € 40,25
Poltrona € 34,50
Poltroncina € 28,75
Tribuna VIP € 46,00

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Cosa accadrebbe se Paolo Ruffini, mentre sta per iniziare il suo one man show, fosse interrotto da un bambino che si è perso?

Beh, accadrebbe che Paolo, dopo aver rintracciato i suoi genitori dovrebbe occuparsi di lui, aspettando che vengano a riprenderlo, trasformandosi così in un improbabile babysitter!

Ecco che l'artista cerca di distrarlo e di intrattenerlo per ingannare l'attesa, con una sequela di giochi ed espedienti, che trovano la complicità del pubblico, e si snodano in una sequela di gag esilaranti dal ritmo serrato.

Paolo e il suo ospite inaspettato si troveranno a dialogare sui grandi temi del mondo dell'infanzia e quello dell'età adulta, dal potere della fantasia alle grandi responsabilità, dalle cose che i 'grandi' hanno dimenticato alla libertà che cresce con gli anni.

Tra leggerezza e divertimento lo spettacolo si concede qualche momento poetico, di quelli che solo le riflessioni sorprendenti di un bambino possono regalare.

Le poltrone del teatro diventano i sedili di una macchina del tempo, per viaggiare tra passato e futuro e re-imparare le cose che solo i 'piccoli' sanno.

Il Babysitter è il primo one man show e mezzo, scandito da comicità e improvvisazione, che riporta il pubblico ad essere bambino per una sera, ricordando quanto sia importante non smettere mai di giocare.

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DOVE

43.884815°, 10.772864°

Indicazioni stradali

QUANDO

Venerdì 02/01/2026


Ore 21:00

COSTI

Poltronissima VIP € 46,00
Poltronissima € 40,25
Poltrona € 34,50
Poltroncina € 28,75

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