Prioria collegiata dei Santi Stefano e Niccolao - Pescia (PT) - QualcosaDaFare.it
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La collegiata ha origini molto antiche e risulta la seconda per dignità di tutta la Diocesi di Pescia. Di una chiesa intitolata al protomartire Stefano si ha notizia, per la prima volta, nel 1045, tuttavia alcune ricerche inducono a supporre che l'architettura ecclesiastica fosse ben più antica e forse aggregata alla Domus Regia, vale a dire la curia politico - amministrativa della terra di Pescia. L'attuale conformazione architettonica segue l'antico impianto; l'abside dell'antica chiesa medievale sorgeva dove oggi è l'ingresso e quindi la facciata (verso occidente) era a fianco del campanile. L'interno è a tre navate con al termine tre absidi quadrangolari.
Nel 1519, quando fu elevata la Chiesa di Pescia al rango di Diocesi, questo edificio fu ingrandito e trasformato grazie all'intervento di importanti famiglie locali come i Pagni, i Buonvicini, i Forti, i Sandri, i Cecchini. Si fecero quindi erigere altari in pietra e si commissionarono capolavori per arricchire gli interni: primo tra tutti il gruppo ligneo formato dall'Angelo annunciante e dalla Vergine annunciata, entrambe del tardo periodo trecentesco vicino alla scuola del Valdambrino. Sull'altare della Famiglia Sandri si trova la tela della Visitazione di Agostino Ciampelli del 1594. Dei primi anni del secolo XVII è invece la pregevole Liberazione di san Pietro dal carcere, del bolognese Alessandro Tiarini. Presso la parete sinistra del coro si trova una tempera su tavola a fondo oro, della seconda metà del secolo XV, raffigurante la Madonna col Bambino e angeli, mentre su quella destra, attribuibile al secolo XVI, campeggia una Madonna con il Bambino, con san Giovanni Battista e sant'Agostino.
Nella cappella del SS Sacramento si erge sull'altare la tela di Tobiolo che ridona la vista al padre di Alessandro Bardelli, risalente ai primi trent'anni del Seicento. Importante è poi il crocifisso ligneo della scuola di Andrea Pisano del secolo XIV. Nel secondo altare di sinistra (della famiglia Buonvicini) è conservata la tela che rappresenta La conversione di san Paolo di Aurelio Lomi degli ultimi anni del Cinquecento.
Nella sacrestia dei canonici sono esposte importanti tele e banchi del Seicento. Sempre in questa Chiesa collegiata vi era l'antica confraternita di Misericordia, Istituzione fondata nel 1506 possidente di molte opere d'arte tra cui la straordinaria tavola che rappresenta la Madonna della Misericordia con le donne in preghiera, attribuibile ad un maestro del Cinquecento toscano.

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Piazza Santo Stefano

Toscana

43.904587°, 10.687964°

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