Ambra Angiolini in Olivia Denaro - Pacini Theatre - Pescia (PT) - QualcosaDaFare.it
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Dal romanzo di Viola Ardone

Drammaturgia Giorgio Gallione

Con Ambra Angiolini

Regia Giorgio Gallione

Scene e costumi Guido Fiorato

Disegno luci Marco Filibeck

Musiche a cura di Paolo Silvestri

C'è una storia vera, e c'è un romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni 60 fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto 'matrimonio riparatore'. Il romanzo prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce, reinventando il reale nell'ordine magico del racconto. All'inizio Oliva è una quindicenne che nell'Italia di quegli anni, dove la legge stabiliva che se l'autore del reato di violenza carnale avesse poi sposato la 'parte offesa', avrebbe automaticamente estinto la condanna (anche se ai danni di una minorenne), cerca il suo posto nel mondo. E, in un universo che sostiene che 'la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia', Oliva ci narra, ormai adulta, la sua storia a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore soprattutto perché inedita e rivoluzionaria, rifiuta la classica 'paciata' e dice no alla violenza e al sopruso.

Una storia di crescita e di emancipazione che scandaglia le contraddizioni dell'amore (tra padri e figlie, tra madri e figlie) e si insinua tra le ambiguità del desiderio, che lusinga e spaventa. Ma Oliva, proprio come Franca Viola, decide di essere protagonista delle proprie scelte, circondata da una famiglia che impara con lei e grazie a lei a superare ricatti, stereotipi e convenzioni. Un padre che frequenta il silenzio e il dubbio, ma che riuscirà a dire alla figlia 'se tu inciampi io ti sorreggo', e una madre che, dapprima più propensa a piegarsi alla prepotenza e al fatalismo, riuscirà infine a spezzare le catene della sottomissione e della vergogna. Grazie alla scrittura limpida, poetica, teatralissima e immaginifica di Viola Ardone, Oliva Denaro diventa così la storia di tutte le donne che ancora oggi pensano e temono di non aver scelta, costrette da una legge arcaica e indecente (lo stupro fino al 1981 era considerato solo oltraggio alla morale e non reato contro la persona) ad accettare un aguzzino e un violentatore tra le mura di casa. Una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto.

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Piazza San Francesco, 9

Toscana

43.904820°, 10.690240°

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Venerdì 10/01/2025


ore 20.45

contacts

Phone 0572495161 Biglietteria del Teatro Pacini di Pescia

Phone 0573991609 Biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia

E-Mail www.bigliettoveloce.it

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The Theatre was born under the star of a prestigious academy in Pescia, 'The Sharps'. A group of noble art enthusiasts who, moved by the love of opera, joined in a real expensive and risky enterprise. The Affiliates entrusted to the architect Giovanni Antonio Tani the project of the new theater that should have been built on the meadow of St. Francis near the Franciscan convent and gave him the burden of following the construction works that began on July 14, 1717 and ended about ten years later. The Theatre, a prestigious musical space, has undergone various changes over time:
- in 1756 the transformation of the gallery was carried out into fifteen stages which were then increased and arranged in five orders in 1795. In 1888 the safety exits, the lighting system and the furnishings were arranged. The renovation ended in 1889 and on May 10 of that year, the Theatre was finally inaugurated on the notes of 'Saffo', the most important opera by Giovanni Pacini, a citizen of Pescia, to whom he was titled the building. Due to a major financial and management crisis, the Theatre had to stop its activity and remained closed from 1907 to 1925, when it was given back to the population. But during the Second World War it suffered great damage during the withdrawal of the Germans and only in 1947 was restored. Then it became, from the mid- sixties, property of the municipality which during the eighties carried out important restoration works under the guidance of the architect Francesco Guerrieri. Its final reopening was on December 13, 1990.

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