A qualche chilometro da Bologna, nella media valle del Reno, sorge l'unico centro dell'Etruria padana che abbia lasciato notevoli testimonianze monumentali, civili e religiose.
Sorta e sviluppatasi nella fase di grande espansione e di massima fioritura culturale della civiltà etrusca, questa città rappresenta, per noi oggi, un raro esempio di complesso urgano ancora leggibile.
Gli scavi hanno infatti restituito il suo singolare impianto urbanistico a scacchiera, le fondamenta di case d'abitazione di varia grandezza e forse a più piani, addensate in insulae, tra strade parallele e un tempo lastricate, e i resti di un complesso sistema idrico.
I reperti rinvenuti nel centro urbano indicano tra il VI e il IV secolo AC, il periodo di sviluppo della civiltà etrusca, decaduta poi con l'invasione dei Galli.
Il centro, percorso da importanti vie di comunicazione tra Toscana e Bologna, continuò ad essere abitata anche in epoca medievale. Sorsero il castello, le roccaforti e una delle più importanti pievi della valle del Reno, ancora oggi molto ben conservata.
In tempi recenti il paese torna agli onori delle cronache per essere stato il luogo della più grande strage nazista in Italia (29/09/1944). Per questo il comune è divenuto simbolo dell'opposizione ad ogni violenza e portavoce di pace in Italia e nel mondo, ed è inoltre tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione.
Particolarità
Importante centro Etrusco
Luogo della più grande strage nazista in Italia
where
Marzabotto
Bologna
44.342262°, 11.205287°
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Sempre disponibile
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