L'edificio risale al periodo longobardo, come indica la dedicazione all'Arcangelo guerriero e come confermato dagli scavi.
All'inizio era un caposaldo posto lungo il tracciato che portava dalla via Francigena, alla frontiera appenninica del regno bizantino.
Nel secolo XIV, al posto della vecchia torre in parte diruta, fu edificato l'attuale campanile in cotto, con bifore e monofore a sesto acuto e cupoletta ricoperta da tegole a scaglie.
Dai saggi effettuati, è interessante constatare come il piano di campagna sia cresciuto di oltre tre metri in pochi secoli, segno evidente delle continue alluvioni che si susseguivano in questi luoghi, fino alla bonifica avvenuta nel diciottesimo secolo.
Fino al 1956, era possibile ammirare, nella quasi totale interezza, il fossato che cingeva il complesso un tempo fortificato: nel 1970 fu interrato l'ultimo lembo superstite, ormai degradato, per fare posto alla nuova chiesa costruita negli anni 1970-72, su progetto dell'Arch. Giancarlo Cevenini, poco distante da quella precedente.
L'interno, completamente rinnovato nel secolo XVIII, presenta una serie di affreschi e una tela settecentesca raffigurante san Michele Arcangelo, secondo l'iconografia raffaellesca.
Da segnalare l'Organo di Pietro Agati del 1797.
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43.869970°, 10.992830°
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