Piazza del Grano SpazioArte - Pescia (PT) - QualcosaDaFare.it
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Dania Picchi di origini lucchesi inizia a dipingere giovanissima in estate e in giardino, in quel giardino che lei ha tanto amato e che ha influenzato gran parte della sua ricerca artistica, come ci racconta nel suo libro-biografia 'Il giardino dei miei colori'.
Il forte e intenso cromatismo e successivamente il ricorso a forme geometriche equilibrate rappresentano i punti fermi sui quali costruisce i suoi lavori.
Ha ottenuto negli anni numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Ha partecipato a vari concorsi ed esposizioni, realizzandole in gallerie private e pubbliche, tra le quali ricordiamo, in Italia la mostra 'Giubileo 2000_Arte Cultura Sport' organizzata dal Ministero per i beni e le attivita' Culturali, sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il primo premio assoluto al Premio Nazionale 'Gronchi 2007' – ed in francia la mostra personale presso la Galleria d'Arte 'L'esclalier' di Lione.

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Hanno scritto di lei

'un fiore o un paesaggio si presentano come sono alla sua percezione, ma ella provvede subito a sfaldarli e a dissolverli in composizioni che, aldilà del loro realismo iniziale, creano atmosfere allusive, quasi che la Picchi ami superare le apparenze e percorrere itinerari psicologici tutti 'suoi'. è evidente, oltre alla personalizzazione, anche l'affinamento tecnico.'
Il colore tende a stemperarsi in soffuse tenerezze cromatiche, per poi imporsi come insieme totalizzante e divagante entro cui le forme e gli oggetti si smaterializzano.
Le tele della Picchi rivelano sempre una loro genesi creativa.
Nascono per successive aggiunte e ripensamenti, così sembra, come da graduale procedere per chiarimenti interiori dopo avvii istintivi.
Quando poi il segno colorato si dipana, si sgroviglia e dilata l'incerto tema iniziale, allora il risultato si delinea complesso e vivace e diviene per l'autrice una crescita pittorica e umana insieme, un farsi produttivo, che si serve di un giallo di un rosso o di un azzurro per trovare l'equilibro giusto e così la tela viene a vibrare di tali tentativi interpretativi, quasi l'esito aperto di un mosaico dalle tessere ordinate.
Oggi la Picchi sa snodare un suo discorso pittorico preciso ed accurato in cui la serie dei 'paesaggi' si pone come un 'racconto lungo' dalle pagine aperte ai rosa e agli arancioni ai verdi, così come ai sogni e alle speranze.
Ella è figlia della terra che ama, di quella Toscana solare densa di umori, ricca di colori e di caratteri, così che il rapporto tra luogo e memoria passa sempre attraverso il filtro emozionale..
Una pittura, la sua, che nobilita e sublima il reale, con colori e segni posti a futura memoria, affinché il tempo non ne corroda l'integrità.

Da alcuni scritti del critico d'arte Mario Meozzi.

L'atmosfera calda e colorata della realtà.
La particolare tecnica che Dania usa per dipingere è quella della spatola; il colore viene steso e modellato come fosse creta fino a creare l'immagine che l'artista si prepone. Con grande maestria, creatività e libertà interpretativa dà vita a soggetti diversi; alberi, fiori e paesaggi assumono una dimensione quasi tridimensionale come se volessero uscire dal quadro stesso. E' vita, un'esplosione di vita. I tratti risultano semplici e rapidi conferendo alle immagini dipinte una corposità ed un risalto straordinario. La tecnica e la forza del colore spinto fino all'estremo sono le due specificità, che donano alle opere un potere quasi magnetico. Immagini suggestive e fiabesche quelle che si presentano agli occhi dello spettatore. I quadri di Dania Picchi, attraverso la leggerezza elegante del pastello e la vitalità dei chiaroscuri, trasmettono fantasie oniriche di modelli quasi a memorizzare informazioni di vita vissuta, di paesaggi reali, di tangibili speranze.
Con le sue opere Dania riesce a trasmettere calore e passione, infondere un senso di serenità ed è bello essere rapiti da questi sogni diventandone consapevoli protagonisti.

Elena Orlando

Mi tuffo nei tuoi colori per assaporare con gusto il femminile del mondo. Mimosa in vaso blu, così ho conosciuto Dania ,tanti anni fa, e poi fiori a profusione, con gli steli dritti e con la morbidezza dei colori, e paesaggi colorati con gli alberi come silenziose sentinelle. Adesso ho saputo da dove viene la sua passione per i fiori e la natura, da quel giardino dell'infanzia che ha segnato profondamente e 'coloratamente' la sua vita e la sua anima.Quando poi ho conosciuto Dania di persona, ho visto una donna discreta e determinata, solida e tenera allo stesso tempo, proprio come la sua scrittura: sì, questa autobiografia, ha un linguaggio essenziale, fluido e nello stesso tempo incisivo, è insomma lo specchio parlante delle sue opere pittoriche. Ho seguito Dania nel tempo, con la sua maternità, la sua creatività, il suo farsi conoscere al mondo per narrare, con i quadri, la vita, e spesso le sue creazioni hanno fatto risuonare dentro di me la corda femminile. Leggendo 'Il giardino dei miei colori' mi sono tuffata in questa serie di descrizioni spazio, colori, persone, e ho visto con altri occhi la natura, le geometrie, la luce, oserei dire il sapore dei suoi quadri, e soprattutto ho gustato quel femminile dolce,
discreto, ma nello stesso tempo deciso ed originale che ora so esserle stato trasmesso dalle donne del suo giardino, donne solide, concrete, positive e creative, oserei dire eterne. Come eterne le piante e i fiori di quello spazio magico dell'infanzia, piante e fiori che emergono in maniera quasi tridimensionale e polisensoriale nei colori e nelle geometrie dei paesaggi e dei suoi quadri. 'Gli alberi vivono e sono spesso, testimoni di storie, che loro gelosamente custodiscono e, se tu sai ascoltarli, loro ti parlano e te le raccontano'. Mi sono 'tuffata' così nella lettura de 'Il giardino dei miei colori' come mi sono 'tuffata' più volte nei suoi quadri, a vivere da dentro, con i suoi sensi, la meraviglia del mondo. Spazio e tempo del racconto si fondono per dare il senso di una vita vissuta con punti di riferimento, quelli contadini, che tanto hanno segnato il modo di guardare il mondo di una bambina che, crescendo non ha perduto il contatto con quelle solide radici e porta ancora nei suoi occhi e nel cuore la magia, l'allegria, la forza della sua infanzia. Il viaggio di Dania è il viaggio di noi tutti e le sue parole e i suoi colori danno voce anche alle nostre radici.

Prof.ssa Piera Teglia, in occasione della presentazione del libro 'Il giardino dei miei colori'.

BIOGRAFIA

Dania dipingerà sempre e comunque, anche in parallelo ad una giovane vita fatta di impegni e studi e grande attività di volontariato. Dopo gli studi si dedica all'insegnamento presso alcuni istituti scolastici della provincia di Lucca, riveste negli anni novanta il ruolo di coordinatrice dei progetti giovani del comune di Porcari e svolge attività di insegnate di sostegno per portatori di handicap. Contemporaneamente frequenta studi privati e specialistici di pittura e scultura presso artisti lucchesi. Vive a Porcari fino al 1997, anno in cui si trasferisce a Pescia, dove inaugura nel 2002 il proprio studio 'Piazza del Grano Spazio Arte' nel cuore del centro storico. Da allora fa della pittura la sua professione.
Il forte impegno sempre dimostrato per il volontariato culturale e sociale, la spinge anche in questo territorio a lavorare attivamente. Ecco che allora la vediamo organizzatrice di 10 edizioni del 'Festival di Teatro Amatoriale Lorenzo Silvestri' presso il teatro Pacini di Pescia. Partecipa attivamente ai gemellaggi di pittura con alcune città francesi. è ideatrice di vari progetti culturali e storici. Nel 2007 è parte importante per la costruzione dell'associazione 'L'officina delle Arti', con la quale esprime e porta avanti la 'Città nel Presepe' -il presepe vivente di Pescia- manifestazione che negli anni ha riscosso diversi riconoscimenti a livello regionale e nazionale, tra i quali primo premio assoluto nazionale 'Praesepium Populi' nel 2011 e premio 'Migliore sacra rappresentazione' nel 2012. E' parte attiva anche in altre associazioni che lavorano sul territorio in particolare nell'associazione Nottambula, per la quale ha curato alcuni eventi. Il forte legame con la natura e il lavoro che ha sempre svolto come insegnante, la porta nel 2009 a fondare 'Il
vivaio' scuola di pittura all'aperto per bambini e ragazzi.

ESPOSIZIONI E CONCORSI

2015 – Esposizione personale presso l'associazione Lucchesi nel mondo
2014 – Personale di pittura alla Fondazione Lazzareschi di Porcari dal titolo 'Il giardino dei miei colori' e presentazione dell'omonimo libro da lei scritto che vuole essere un omaggio al suo paese di origine.
2011 -2014 Mostre presso gallerie pubbliche e private.
2010 – 2° Classificata Premio Nazionale Gronchi Pontedera (PI)
2008 – 1° Classificata Premio Nazionale Gronchi Pontedera (PI)
Allestimento scenografie Teatro Pacini di Pescia.
2006 – 2°Classificata Premio Pittura Porcari (LU)
2005 – 'Passo a danza' Galleria 'Le Venezie' (TV)
2001 – La Marguttiana Forte dei Marmi (LU)
Personale Galerie 'L'Escalier' Lione (Francia)
'Immagini per la vita' Comune di Capannoni (LU)
2000 – Collettiva 'Giubileo 2000 Arte Cultura Sport' Roma
1999 – Mostra di artisti contemporanei Olivet (Francia)
1998 – Finalista Premio Nazionale Arte – Ed. Mondadori Collettiva 'L'immagine urbana della pittura e della grafica antica e moderna' Olivet (Francia).
1996 – Galleria 'La Tavolozza' Pontedera (PI)
Illustrazioni libro 'Si bambini allegri state' Ed. Arnoux (Perugia)

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Piazza del Grano, 23

Toscana

43.901738°, 10.688678°

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