'M'affaccio alla finestra, e sporgendomi un po' di lato, m'appare la fronte marmorea del Duomo, a strisce bianche e verdi, il Pergamo di Michelozzo e di Donatello, appeso come un nido all'angolo della facciata, e il bel campanile che servì da modello al campanile di Giotto, ma più di quello è semplice, snello, e schietto: di pietra tagliata, di buona e liscia pietra pratese'. Così Curzio Malaparte nel suo libro 'Maledetti toscani', descrive con splendido colpo d'occhio il duomo di Prato, riuscendo a coglierne in poche righe gli elementi più belli ed interessanti: la facciata, la bicromia alberese-serpentino, il pulpito esterno e il campanile, e l'ampio uso di quel marmo verde 'di Prato' che riveste decine e decine di grandi ed importanti chiese e palazzi in tutta la Toscana. Pulpito di Donatello e Campanile del Duomo.
L'ampia Piazza del Duomo, per molti aspetti, si è sviluppata nelle forme attuali in funzione della Basilica Cattedrale di Santo Stefano e ne permette di ammirare, con innumerevoli e diversi punti di vista, le varie parti.
I luoghi su cui sorge il Duomo probabilmente svolgono la funzione di luogo di culto fin da epoche remotissime, come testimoniano i ritrovamenti avvenuti nel 1975 durante alcuni restauri della cattedrale e risalenti ad un epoca a cavallo tra l'età del rame e l'età del bronzo. Comunque, il primo documento che testimonia l'esistenza dell'edificio religioso è un documento scritto del 994 che ne attesta l'elevazione a pieve battesimale del Borgo al Cornio, l'abitato romano, sviluppato dai Longobardi, che darà origine alla città pratese nelle forme attuali e che costituisce un elemento di congiunzione e continuità con lo sviluppo dei centri abitati villanoviani ed etruschi del territorio pratese.
Cappella della Sacra CintolaLa pieve di Santo Stefano si sviluppava parallelamente alla città e già nel XII secolo si arricchiva architettonicamente con lavori di ampliamento che proseguirono anche nel XIII secolo con l'intervento, nel 1211, del maestro Guidetto, marmorario del duomo di Lucca.
Il campanile, progettato dallo stesso Guidetto, fu realizzato nel '200 e completato con l'ultimo ordine a trifore intorno al 1356. In quegli anni si completava anche il rifacimento del transetto iniziato nel 1317.
Tra il 1386 e il 1390 fu realizzata la Cappella della Sacra Cintola e sempre nel 1386 fu iniziata la costruzione dell'attuale facciata, sovrapposta a quella più antica, lasciando tra esse un'intercapedine in modo da ricavarne un corridoio per l'accesso al pulpito esterno opera di Donatello e Michelozzo.
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43.88255°, 11.09716°
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